Fu, San Domenico, secondo la tradizione, a istituire la pratica della recita del rosario seguendo le indicazioni della Madonna che gli era apparsa.
Nel 1470 il domenicano Alain de la Roche, in contatto con i certosini, da cui apprende la recita del rosario, crea la prima confraternita del rosario facendo diffondere rapidamente questa forma di preghiera: “rosario nuovo” con all’interno di ogni Ave Maria la meditazione e “rosario vecchio” senza meditazione ma con solo le Ave Maria.
I domenicani ne furono i grandi propagatori ed intesero il rosario come una corona di rose donata alla Vergine Maria.
Alain de la Roche diede al rosario la struttura che 猫 giunta fino a noi.
Riduce a 15 i misteri, suddivisi in gaudiosi, dolorosi gloriosi, e solamente con papa Giovanni Paolo II, nella lettera apostolica del 2002, “rosarium virginis Mariae” ver脿 reintrodotti i misteri luminosi.
Il domenicano san Pio V, fu il “primo papa” del rosario, attribuendo l’efficacia del rosario, la vittoria della flotta cristiana contro i turchi a Lepanto il 7 ottobre 1571; espresse la volont脿 di commemorare l’anniversario con la festa in onore “Maria della Vittoria”.
Leone XIII, invece con le sue 12 Encicliche sul rosario, fu il “secondo papa” del rosario.
“Il rosario 猫 la dolce catena che ci rannoda a Dio”
(Beato Bartolo Longo)